Buongiorno amici lettori, con il post di oggi si torna a parlare di street art italiana. Precisamente siamo a Milano Marittima con l’occasione di coinvolgere trasversalmente vari interessi: arte, architettura, costume, cultura e ci sarebbe tanto altro da tirare in ballo.
Per non farla troppo lunga parliamo di un’opera dell’artista Blu a Milano Marittima, inserita nel particolare contesto del Woodpecker, una discoteca nata sul finire degli anni ’60 e poi rimasta abbandonata.
Il Woodpecker di Milano Marittima
La Riviera Romagnola è storicamente la patria del divertimento giovanile. Qui si sono dettati i canoni della moda, della musica, dei nuovi trend, e ciò ha sempre coinvolto tutti. Questa atmosfera dagli anni 60 ad andare avanti ha riguardato trasversalmente chiunque, dagli imprenditori a scendere, arrivando fino ai giovani intesi come fruitori di tutto ciò che il posto poteva proporre.
Il Woodpecker è un esempio di come questa trasversalità poteva essere messa in atto. Questa discoteca infatti è nata da un’idea di Filippo Monti, architetto visionario e coraggioso.
Il suo progetto ha portato alla realizzazione di uno spazio futurista, una discoteca fra le più inconsuete del periodo. Quella che potremmo intendere come una cupola era per lui un occhio rivolto verso il cielo. Intorno un lastricato di marmo lasciava spazio ad alcuni laghetti, creando geometrie extraterrestri.
In questo articolo potete trovare un piccolo approfondimento con alcune belle foto dell’epoca.
Il Woodpecker oggi
Il Woodpecker oggi è una discoteca abbandonata. Secondo certi aspetti può esercitare un fascino notevole per chi è interessato a cogliere certe sfumature del tempo che passa.
Uno strato di muschio ha attecchito sulla struttura dell’occhio realizzato da Filippo Monti. Il marmo della pavimentazione inizia ad avere qualche crepa. I laghetti sono ancora pieni di acqua, sicuramente piovana, ed ospitano piante, canne e rane. Raggiungere il Woodpecker dalla strada è molto semplice, ma una volta lì la vegetazione circostante vi isolerà dal viavai esterno.
Potrei suggerire notevoli spunti fotografici che per la mia scarsa abilità non sono riuscito a realizzare. Appassionati di fotografia e architettura potrebbero realizzare stupende foto in un contesto fuori dal comune.
Io ho individuato questa discoteca e la ho visitata per via del mio interesse per la street art. Da qualche anno infatti l’interno dell’occhio ospita un intervento davvero interessante di Blu.
Lo street artist Blu a Milano Marittima
Conosciamo Blu per essere uno degli artisti italiani più in vista a livello internazionale. Di sicuro è un artista che è presente praticamente ovunque con opere mai banali, che ha sviluppato un suo stile estetico, anche poco gradevole a un primo impatto per chi non mastica la materia. Ad una seconda lettura però le sue opere contengono messaggi sociali e politici. Lo stesso Blu con le sue azioni ha nel tempo preso delle posizioni nette su temi riguardanti la stessa street art, ma non è questa la sede per approfondire certe tematiche.
Siamo qui per consigliare, per quanto possibile, la visita del Woodpecker abbandonato a tutti gli amanti della street art che, per un motivo o per un altro, si trovano a Milano Marittima.
Come anticipato, questa discoteca ospita un’opera di Blu molto particolare. Si tratta di un’opera realizzata a 360 gradi nella parte interna della cupola. L’artista ha proposto una rappresentazione circolare, in bianco e nero che, fra sommozzatori, giganti e uomini legati porta il visitatore in un’altra dimensione.
Seguirà qualche foto scattata da mano inesperta in condizioni di luce non ottimali. Il consiglio è davvero quello di farci un salto se possibile.
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